Lele Photographer

Laster innhold, vennligst vent!

Promozione

La Promozione del proprio portfolio e quel attività di “marketing” che puo aiutare ad incrementare ulteriormente i guadagni legati all’attività microstock: l’esposizione online e, in definitiva, aumentarne la capacità di generare download.

Esistono vari modi per promuovere i propri lavori online, più o meno efficaci a seconda del mezzo utilizzato, ma in ogni caso con il vantaggio di aumentare l’esposizione del proprio portfolio e favorire un numero maggiore di download. Va detto che bisogna in tutti i casi evitare di fare spamming, inoltrando il link al proprio portfolio a destra e a manca senza criterio, perchè possono verificarsi effetti addirittura controproducenti sulle performance delle nostre immagini. Ecco i principali strumenti di promozione online:

1. Social Network:

Ricorrere ai social network per promuovere il proprio portfolio è un modo molto efficace per generare viralità e favorire quel meccanismo di word-of-mouth che può far aumentare molto rapidamente l’esposizione dei propri lavori. Bisogna ricordare però che i motori di ricerca di alcune agenzie microstock (Shutterstock,Fotoliaad esempio) tendono col tempo a penalizzare le immagini con un rapporto visite/download molto elevato (molte visite, pochi download), per cui è bene evitare di esagerare nella promozione delle singole immagini presso utenti presumibilmente non interessati all’acquisto, preferendo invece la promozione del proprio portfolio in toto.

Facebook è sicuramente il network più popolare e diffuso, ma è anche quello più “delicato” da utilizzare nel promuovere il proprio portfolio: è senz’altro utile per condividere la propria esperienza con gli amici, oppure per creare gruppi di discussione ed alimentare la cultura sull’argomento microstock, ma è un po’ più difficile pensare di raggiungere direttamente clienti interessati all’acquisto delle immagini. E’ comunque opportuno, nel caso si decida di pubblicare le proprie immagini su Facebook, aggiungere un watermark che protegga da qualsiasi uso non autorizzato delle immagini stesse e fornire un link alla stessa immagine in vendita sui siti microstock.

Fra gli altri social, Twitter è probabilmente quello che permette di entrare in contatto con più “estranei”, accomunati da argomenti di interesse, come ad esempio la fotografia e il mondo microstock, attraverso l’utilizzo degli hashtags. Anche in questo caso è bene non esagerare con lo “spam” dei propri lavori. Pinterest è probabilmente il social più “virale”, anche se di minor diffusione rispetto a Facebook e Twitter, mentre Google Plus promette di ottenere migliori risultati nell’indicizzazione dei contenuti nei motori di ricerca (per ovvi motivi di “familiarità” con Google).

A prescindere dal sito scelto (ma perchè non tutti?), il meccanismo di promozione attraverso i social network è piuttosto semplice: si pubblicano articoli o post accompagnati da una propria immagine microstock, con il link (diretto o referral) alla stessa immagine in vendita presso le agenzie, o meglio ancora all’intero proprio portfolio (per non inflazionare inutilmente le visite alla singola immagine). “i motori di ricerca sono in grado di “attingere” notizie e segnali direttamente dai social network”Ovviamente non ci si aspetta che siano i propri amici di Facebook ad andare ad acquistare quella immagine. Ma il web in generale e i motori di ricerca in particolare sono in grado di “attingere” notizie e segnali direttamente dai social network, dando quindi visibilità a post e immagini anche verso potenziali clienti “in giro” sulla rete.

 

 

 

 

2. Community fotografiche:

Le community fotografiche come 500px, Flickr, Picasa, Instagram, EyeEm, sono concepite per una condivisione di contenuti prettamente “no profit”, ossia per semplice passione verso la fotografia e per gli argomenti ad essa correlati. In realtà Flickr già da qualche anno sta perseguendo una interessante partnership con Getty Images, permettendo ai suoi utenti di rendere disponibili le proprie immagini per l’eventuale vendita tramite la celebre agenzia stock. Anche nel caso delle community fotografiche il meccanismo di promozione del proprio lavoro è piuttosto semplice (post di foto con watermark + link diretto o referral), ma in questo caso è meglio essere estremamente selettivi nella scelta delle immagini da postare, in quanto la sensibilità di queste community verso le immagini di qualità è veramente notevole e immagini banali o poco interessanti rischierebbero di venire ignorate, sovrastate da immagini di qualità superiore.

Anche quando si partecipa a forum in cui si discute di fotografia, laddove permesso, è utile inserire nella propria firma ai messaggi il link verso il proprio portfolio online.

3. Proprio sito internet:

Mettere il proprio portfolio in mostra attraverso la realizzazione di un sito internet dedicato è indubbiamente il modo più diretto e professionale di promuovere il proprio lavoro. Ci si può rivolgere a templates (anche gratuiti) se non si è pratici di programmazione web, ma è preferibile avere una grafica personalizzata e distintiva. Per quanto riguarda hosting e dominio, meglio spendere qualcosa per avere un hosting professionale e un dominio personalizzato. Il sito è una vetrina e deve rappresentare al meglio il proprio lavoro, soprattutto se si vuole investire in questo settore con ambizioni che vanno anche oltre la logica del microstock.

4. Proprio Blog

Mantenere un proprio blog è una buona idea per condividere in maniera più dinamica i propri lavori e la propria esperienza. A differenza del sito internet, che deve essere una vetrina “seria” in cui esporre le proprie immagini, il blog può essere uno strumento più informale, divertente e coinvolgente per condividere il proprio portfolio. Scrivere articoli d’interesse, favorendo magari l’interazione con gli utenti del blog, corredandoli con immagini tratte dal proprio portfolio è sicuramente un modo più efficace per “spiegare” i propri lavori e presentarli in una veste più operativa. Nel caso in cui sia difficile trovare il tempo (o la voglia, o la capacità) di scrivere contenuti, è possibile realizzare anche un semplice blog fotografico, in cui dare ampio risalto soprattutto alle immagini. Ma ovviamente un blog con articoli interessanti è più rilevante e “lancia più segnali” nel web che possano essere catturati dai motori di ricerca attraverso il meccanismo della SEO.

 

Programmi di Affiliazione (Referral)

Quasi tutte le agenzie microstock propongono ai propri contributors il programma referral, ossia la possibilità di “presentare” nuovi iscritti, siano essi nuovi clienti dell’agenzia o nuovi contributors. Questa vera e propria attività di marketing da parte dei contributors viene remunerata dalle agenzie con particolari commissioni calcolate sulle percentuali degli acquisti effettuati dai clienti oppure delle vendite effettuate dagli autori presentati. Ogni agenzia offre politiche di referral e commissioni leggermente diverse